Anche per il frumento tenero nazionale si registrano dei ribassi sempre più consistenti. A Milano, il frumento “panificabile” è sceso di 2 euro/t e vale ora 220,50 euro/t; il “panificabile superiore” ha perso 1 euro/t (prezzo medio 227,50 euro/t), il “forza” rimane invariato a 233 euro/t.
A Bologna il calo rilevato dal listino è di 4 euro/t: il “fino” vale ora 224 euro/t partenza Emilia. Il problema attuale è che all’indebolimento della domanda interna si aggiunge la pressione esercitata dai frumenti esteri, che valgono a seconda della qualità e della provenienza da 215 a 230 euro/t arrivo Nord.
Anche sui mercati a termine internazionali la tendenza è nettamente ribassista. Il Matif di marzo ha chiuso la settimana a 191 euro/t (-5 euro/t). Anche negli USA il mercato è in netto calo (-12 cent/bushel); la scadenza di marzo ha chiuso venerdì a 454 cent/bushel (150,03 euro/t). La scadenza di maggio è quotata 460 cent/bushel, ma è anch’essa, così come le successive, in calo.
In Francia iI prezzo fob di Rouen quota ora 188 euro/t, con un calo settimanale di 5 euro/t.
Prezzi in netto calo per il frumento tenero in Italia, così come nel resto del mondo.