Prosegue la fase ribassista per il frumento tenero nazionale, e in particolare per i frumenti di base. A Milano, il frumento “panificabile” è sceso di 2 euro/t e vale ora 222 euro/t; le categorie superiori restano invariate (“panificabile superiore” 227,50 euro/t, “forza” 233 euro/t).
A Bologna il calo rilevato dal listino è di 2 euro/t per tutte le categorie: il “fino” vale 221 euro/t partenza Emilia. A questo punto anche le farine non potevano rimanere a prezzi invariati, e infatti il listino di Bologna rileva un calo di 5 euro/t.
I ribassi italiani hanno la loro anche dall’andamento dei mercati internazionali, che sono nettamente ribassisti. Il Matif di maggio (marzo è in scadenza) ha chiuso la settimana a 182,25 euro/t (-5,75 euro/t).
Anche negli USA il mercato è in netto calo (-15 cent/bushel); la scadenza di maggio ha chiuso venerdì a 439,6 cent/bushel (138,81 euro/t). Da notare è che le prossime scadenze sono date a prezzi più alti negli USA, e a prezzi più bassi in Francia.
In Francia iI prezzo fob di Rouen quota ora 183 euro/t, con un calo settimanale di 5 euro/t.
Prezzi ancora in calo per il frumento tenero in Italia, così come nel resto del mondo.