La difesa insetticida del seme del mais con prodotti granulari gioca un ruolo fondamentale negli areali dove sono più frequenti gli attacchi degli elateridi o ferretti e dove la diabrotica, nelle condizioni colturali di monosuccessione, si presenta con infestazioni importanti.
D’altra parte, sono ben note le difficoltà che la coltura incontra nelle prime fasi di crescita a causa della sensibilità fisiologica del mais alle temperature primaverili. Per ridurre tale sensibilità sono noti i vantaggi della concimazione localizzata alla semina che, posizionando l’elemento fertilizzante in prossimità dell’apparato radicale, è in grado di sopperire meglio alla nutrizione in una fase in cui la radice è ancora poco espansa e le riserve del seme non sono più in grado di sopperire in modo esaustivo alle richieste dei tessuti in crescita.
La combinazione quindi, anche in un unico formulato, della difesa geodisinfestante con concimi ad azione starter, soprattutto con elementi fertilizzanti quali fosforo e azoto, ma anche microelementi, è una soluzione di prima importanza per completare la cura agronomica della coltura nelle prime fasi e assicurare la buona riuscita della coltura.
Per confermare questo concetto, il Disafa (Dipartimento di scienze agrarie, forestali e alimentari) dell’Università di Torino ha allestito dei campi sperimentali per una prova biennale in Piemonte, nelle località di Racconigi e Cuneo, Buriasco e Verolengo, mirati a valutare l’effetto di prodotti microgranulari da distribuire alla semina sulla difesa dagli insetti terricoli e l’effetto «biostimolante» nelle prime fasi di sviluppo su mais.
Risultati dell’impiego di geoinsetticidi su difesa ed effetto starter
In entrambi gli anni l’impiego di geoinsetticidi ha permesso una chiara riduzione dell’incidenza di piante con sintomi di attacco da elateridi (−69% in media), dei danni radicali causati dalle larve di diabrotica (−89%) e di piante ginocchiate (−96%) rispetto al testimone non difeso (grafico 1). Non si sono osservate differenze significative tra i geoinsetticidi a confronto.
L’apporto di azoto e fosforo nei due prodotti microgranulari distribuiti nel solco di semina (NP1 e NP2), anche in combinazione con microelementi quali manganese e zinco, ha favorito un maggior vigore colturale durante la prima parte del ciclo (grafico 2).
Questa miglior partenza della coltura osservata nelle tesi NP1 e NP2 ha determinato un significativo anticipo del ciclo colturale come registrato allo stadio di inizio levata, con una maggiore altezza della pianta (+8%) e superiori indici di vigore vegetativo (NDVI, +15%).
Per entrambi i parametri, altezza e indice vegetativo, si registra un effetto diretto e proporzionale in funzione della dose di elementi nutritivi apportati con il geoinsetticida granulare, risultando quindi mediamente superiori con la tesi NP2.
Si deve inoltre considerare che, sebbene non siano state osservate differenze nella presente sperimentazione, è noto che pratiche che stimolano il rapido sviluppo della pianta e la crescita di un vigoroso apparato radicale permettono di sfuggire maggiormente i danni causati dagli insetti terricoli.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 5/2021
Più vigore al mais con i geoinsetticidi a duplice azione
di M. Blandino, M. Gilardi, A. Reyneri
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