Seminare precocemente il mais presenta numerosi vantaggi:
- un più efficiente posizionamento del ciclo colturale rispetto alla disponibilità di radiazione, con la possibilità di utilizzare ibridi a ciclo lungo (FAO 600 e 700) e un incremento dei livelli produttivi;
- la riduzione degli stress termici e idrici durante la fioritura, ovvero lo stadio fenologico di maggior sensibilità;
- l’anticipo dell’epoca di maturazione e di raccolta, con un potenziale minore accumulo di micotossine.
Tuttavia, primavere fresche e piovose possono rallentare la crescita del mais, riducendo e, in alcuni casi, annullando i vantaggi sopraelencati, in particolare se la tecnica agronomica, nelle prime fasi colturali, non è adeguatamente curata.
In tal senso la pacciamatura con film plastici rappresenta una potenziale soluzione in grado di accentuare le condizioni che permettono la semina anticipata.
Inoltre, ulteriori aspetti della tecnica colturale da considerare sono legati alla possibilità di ridurre l’utilizzo di prodotti fitosanitari (principalmente gli erbicidi), andando a trattare solo l’interfila privo di telo, e di migliorare l’efficienza idrica, limitando l’evaporazione e permettendo così di ridurre il numero di interventi irrigui e l’eventuale stress alla coltura.
Nel triennio 2020-2022 sono state realizzate delle prove di pieno campo presso il Centro sperimentale dell’università di Torino a Carmagnola (Torino) per approfondire proprio questi aspetti.
Risultati produttivi ed economici
I risultati evidenziano che la pacciamatura, realizzata con una seminatrice-pacciamatrice (Modula JET, Forigo Roter Italia) utilizzando un telo biodegradabile di colore nero, ha influenzato positivamente lo sviluppo del mais già dalle primissime fasi, anticipando l’emergenza delle plantule mediamente di 5 giorni rispetto alla tecnica classica priva di telo pacciamante.
Inoltre la pacciamatura ha incrementato, in media, la produzione di granella del 24% (+3,1 t/ha) e del 12% (+1,8 t/ha) rispetto alla semina convenzionale o all’impiego del concime starter.
Sono stati esaminati inoltre i conti colturali con i prezzi della gestione colturale riferiti alle annate agrarie 2020, 2021 e 2022 (tabella 3).
In media, la pacciamatura ha portato a un incremento dei costi del 27% rispetto a una tecnica convenzionale, in gran parte dovuti all’acquisto del telo pacciamante (19% del totale).
Nel caso studio considerato, la pratica di pacciamare il mais con telo biodegradabile porta a vantaggi economici superiori con prezzi elevati della granella di mais (campagna 2022), che valorizzano economicamente gli incrementi produttivi conseguiti con questa tecnica.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 7/2023
Pacciamatura del mais tra tecnica e sostenibilità
di L. Capo, R. Meloni, M. Scapino, M. Gilli, A. Reyneri, M. Blandino
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