Mais 2024: cali di resa importanti per il trinciato

Il presidente di AMI (Associazione Maiscoltori Italiani) Cesari Soldi, intervistato da L’Informatore Agrario, fa il punto sulla campagna mais 2024. «Durante l’anno – spiega – abbiamo assistito a ritardi nelle semine per le abbondanti piogge cadute in Pianura Padana e che superavano abbondantemente le medie stagionali. È stato molto complicato trovare delle finestre utili alle semine che, in alcuni casi, sono state protratte anche ai primi di luglio.

Cali di resa per il trinciato dal 15 al 40%

È in questo scenario che dobbiamo inserire gli esiti della raccolta relativi ai trinciati che si è riusciti a seminare nel mese di aprile; il trinciato, ovviamente, fa parte di una realtà relativa in particolar modo alla Val Padana, che è un’area vocata alla zootecnia, e diciamo che possiamo constatare una diminuzione dei raccolti del 15% ma in alcuni territori abbiamo registrato perdite dei raccolti anche del 30-40%.

Cesare Soldi

Ora è in corso la raccolta dei trinciati seminati nel mese di giugno. Quindi quella del 15% è una stima previsionale iniziale che tiene anche conto che i raccolti in Emilia Romagna sono andati meglio perché non c’è stata una piovosità così marcata come nella Pianura Padana.
A raccolto ancora in corso è prematuro dare un dato previsionale che secondo alcuni osservatori, potrebbe essere del -30%. Però per quanto riguarda il trinciato, c’è una considerazione ulteriore da fare: man mano che la stagione si è sviluppata e considerati anche gli esiti poco produttivi dei foraggi autunno-vernini, ovviamente si è manifestata una maggiore richiesta di prodotto per le trincee, quindi molte superfici si sono spostate verso il trinciato.

Granella e micotossine: annata da monitorare

Per quanto riguarda la granella i dati dei primi raccolti che sono stati fatti vanno presi con molta cautela. Ci si può aspettare un calo delle rese sempre dell’ordine del 15%, con punte che possono essere anche più significative.
La qualità in Italia si declina in sanità; stiamo molto attenti in fase di raccolta a tutte le condizioni per evitare soprattutto la contaminazione da aflatossine».

Gaetano Menna

Per leggere l’intervista completa a Cesare Soldi (AMI), Lea Pallaroni (Assalzoo)
e l’analisi di mercato sull’annata 2024 del mais italiano pubblicate sul n. 31/2024
abbonati a L’Informatore Agrario