«Oggi interrogherò in Aula per l’ennesima volta la ministra Bellanova sulle navi che continuano ad arrivare indisturbate nei porti italiani cariche di grano estero in cui, come accertato, sono spesso presenti residui di sostanze nocive come il glifosato e il Don».
Cominciava così il roboante comunicato diffuso oggi dal senatore Saverio De Bonis, fresco di nomina a segretario della Commissione agricoltura di Palazzo Madama.
«Da gennaio – spiega il senatore – decine di navi sono approdate nei nostri porti con milioni di quintali di grani esteri, fornendo oltre la metà delle materie prime trasformate dai molitori italiani. Se è questo il Made in Italy che la ministra vuole difendere – andando peraltro in visita al gruppo Casillo, a Corato, uno dei maggiori importatori di grano – noi non ci stiamo».
La ministra Teresa Bellanova ha risposto che «I numerosi controlli sanitari effettuati dai competenti Uffici periferici operanti presso porti ed aeroporti italiani non hanno riscontrato, da tre anni a questa parte, nessuna criticità riguardo alla presenza di glifosate sul grano di provenienza estera che risulta conforme alla normativa sanitaria nazionale ed europea».
«Sul fronte della vigilanza – ha detto – siamo tutti impegnati nella tutela massima del consumatore, come dimostrano le migliaia di controlli effettuati dagli organi preposti».
In effetti quando il senatore De Bonis definisce «accertata» la presenza di sostanze nocive non è chiaro a quali analisi ufficiali faccia riferimento.