Il prezzo del girasole si è infiammato a partire dal 2021: rispetto al livello del 2020 è aumentato di 200 euro/t, arrivando a toccare quota 534 euro/t; la corsa è proseguita anche nel 2022, con le quotazioni che sono arrivate a quota 725 euro/t. Lo stesso andamento è stato percorso anche dal prodotto bio con un differenziale rispetto al prodotto convenzionale che, con l’aumento delle quotazioni, tende ad assottigliarsi.
L’andamento del mercato evidenzia, quindi, una situazione di forte incertezza che si traduce in una forte volatilità dei prezzi che al momento stanno attraversando una fase di picco. Capire se le quotazioni si abbasseranno è un compito estremamente complesso ma quello che si può intuire è che la situazione non cambierà nel breve periodo: se si guarda la distribuzione a livello mondiale della produzione di girasole si nota che essa si concentra prevalentemente in Russia e Ucraina. I due paesi detengono il 55% della produzione mondiale di girasole e, considerando l’attuale situazione, è evidente che la pressione sui mercati è destinata a mantenersi alta, sia per le difficoltà riguardanti la produzione che per quanto riguarda le esportazioni.
Si prospetta, quindi, ancora una stagione caratterizzata dall’incertezza sui mercati, aggravata da un basso livello delle scorte.
Redditività molto promettente
L’aumento della redditività è un fenomeno che riguarda tutte le principali coltivazioni: frumento, mais e soia hanno toccato valori di redditività record nel 2022 (nei casi in cui si è ottenuto rese importanti e si è riusciti a controllare i costi); di conseguenza occorre inquadrare adeguatamente le potenzialità del girasole rispetto alle altre colture, in modo che l’agricoltore possa fare la scelta migliore.
A tal fine ci viene in aiuto lo strumento del conto colturale, che permette di determinare le prospettive reddituali della coltura, mettendo a confronto i ricavi con i costi.
Dalla differenza tra i ricavi e i costi si ottiene la redditività della coltura; che in questo caso ammonta a 927 euro/ha. Si tratta di un valore estremamente interessante che fino al 2020 non era neanche immaginabile per il girasole; a contribuire positivamente al risultato della coltura concorrono sia il valore delle quotazioni della materia prima che la presenza di un sistema di aiuti dal fronte della Pac particolarmente favorevole al girasole.
Ovviamente il raggiungimento di tale risultato è subordinato al mantenimento delle condizioni ipotizzate e, in particolare, delle quotazioni di mercato medie del 2022 anche per il 2023.
Tratto dall’articolo in pubblicazione su L’Informatore Agrario n. 3/2023
Redditività da record per il girasole
di G. Chiodini
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