L’invasione russa dell’Ucraina sta portando a una crisi alimentare senza precedenti: dall’inflazione alle sanzioni, fino al blocco delle esportazioni, sono tutti fattori che si stanno ripercuotendo pesantemente anche sul settore agricolo, con i prezzi di pane, mangime per animali e fertilizzanti saliti come non mai, mentre Russia e Ucraina stanno chiudendo l’export – l’Italia importa tra il 15% e il 20% di mais e grano proprio dal Paese ucraino. Ma non solo. Si stima che a seguito del blocco delle esportazioni di Ucraina, Russia e Bielorussia siano circa 378 i milioni di chili di concime che mancheranno all’Italia per la fertilizzazione delle prossime semine.
Oggi, come non mai, diventa fondamentale mettere a punto strategie in grado di rendere il settore più competitivo, trasformando tutti questi limiti in vantaggi per gli agricoltori e aumentando l’autonomia produttiva nel nostro Paese. È la strada che da sempre persegue Combi Mais che, grazie ad un approccio innovativo, fa della multidisciplinarità il suo punto di forza, mettendo in campo una rosa di partner ognuno leader in innovazione nel proprio settore, con l’obiettivo comune di ottimizzare le risorse a disposizione senza tuttavia limitare la produzione.
Commenta Mario Vigo, presidente di Innovagri, ideatore di Combi Mais: «Il nostro protocollo è la risposta tempestiva ad una crisi senza precedenti, che deve portare assolutamente alla valorizzazione e maggior produzione del mais coltivato in Italia. È quanto mai urgente che l’Unione Europea e conseguentemente l’Italia rivedano i propri piani di approvvigionamento del settore dei cereali, oltre alla necessità di rimandare l’introduzione della nuova PAC prevista per il 2023. Sarà necessario riproporre un nuovo piano di produzione che preveda l’abolizione dei cosiddetti terreni a riposo (misura EFA) con l’obiettivo di ripristinare le produzioni cerealicole, in particolare in un Paese così produttivo come l’Italia».
Risposta ad una situazione di emergenza
Combi Mais 9.0 diventa Smart, a sottolineare l’evoluzione dell’agricoltura di precisione, realizzata attraverso la raccolta digitale dei dati produttivi, l’integrazione e l’analisi di dati provenienti dal campo, con tecnologie digitali di ultima generazione nell’ambito del Precision Farming, che semplificano il lavoro degli operatori.
Nel tempo il concept di Combi Mais, ormai giunto al nono anno di sperimentazione e adottato da un numero sempre crescente di aziende anche a livello nazionale, è stato in grado di raggiungere un’eccellente ottimizzazione dei mezzi produttivi, confermandosi un esempio virtuoso di buona pratica agricola, in conformità con le linee guida della PAC (Politica Agricola Comune) legate al Green Deal – Farm to Fork e Biodiversità.
L’intero approccio metodologico del protocollo ambisce a creare un sistema alimentare orientato verso un modello sostenibile – Ambientale, Sociale, Economico – attraverso, in primis, la riduzione dei mezzi tecnici, senza tuttavia limitare la produzione.
E, novità di quest’anno, la squadra si rinnova con l’ingresso di due importanti partner: Bayer, per selezione delle sementi, diserbo, difesa e supporto digitale e Agriserv, per la fornitura di servizi agricoli nell’ambito del precision farming e gestione dei dati.
Il protocollo 2022
Risparmio idrico: soluzioni di ultima generazione per l’irrigazione a goccia e la micro-irrigazione, consentono un affidabile calcolo dell’efficienza idrica, con un risparmio di oltre il 30%: un importante misuratore di sostenibilità del progetto.
Prodotti innovativi: l’utilizzo di fertilizzanti innovativi per la tutela biofisica del suolo e di concimi organo-minerali, ad elevato contenuto di carbonio organico umificato, rappresenta una eccellente combinazione nutrizionale rispetto alla concimazione minerale standard, garantendo protezione e disponibilità prolungata dei nutrienti: una chiave fondamentale per aumentarne l’efficienza e assicurare la sostenibilità produttiva. Inoltre, Combi Mais utilizza prodotti che esaltano non solo la parte nutrizionale, ma anche la fisiologia della pianta, per aiutarla a superare lo stress e farla sempre restare attiva alla crescita. Anche il mais e le colture subiscono gli effetti del cambiamento climatico e degli stress termici. I biostimolanti adottati assumono un ruolo di prevenzione, grazie alla loro capacità di rendere le piante più resistenti alle avversità.
Qualità nutrizionale: Il protocollo è finalizzato ad ottenere una granella che assicura un prodotto finale più salubre ed esente da micotossine.
Precision farming: Combi Mais è un protocollo che ha raggiunto un elevato livello in materia di digitalizzazione dei processi agricoli, grazie al quale viene ottimizzato e ridotto anche l’uso di fertilizzanti chimici, oltre che l’impronta carbonica (LCA) del ciclo produttivo. Sono state messe a punto tecniche di agricoltura a bassissimo impatto ambientale, che consentono una migliore gestione del territorio e del paesaggio. Inoltre, una semina ad altissima precisione è garantita da piattaforme digitali e attrezzature agricole di ultima generazione, in grado anche di proteggere api e insetti durante le fasi di lavorazione, per preservare la biodiversità.
Profittabilità: possibile grazie alla diminuzione delle spese di lavorazioni, diserbi e gestione fitosanitaria, all’ottimizzazione delle unità fertilizzanti distribuite, oltre che all’efficiente monitoraggio tramite sensoristica dei consumi idrici ed energetici, controllabili da smartphone. Fondamentale è l’analisi delle produzioni correlate ai differenti input produttivi per un continuo miglioramento della redditività e ottimizzazione delle risorse del terreno, grazie alle innovative piattaforme digitali utilizzate.
Anche la nuova linea di prodotti da forno dolci e salati Milano 100 Pertiche, nata da questo mais speciale, rappresenta il completamento del percorso dal campo alla tavola del consumatore (From Farm to Fork), verso un modello alimentare sempre più sano e sostenibile.
I partner di Combi Mais 9.0
Netafim, leader nello sviluppo, produzione e commercializzazione di soluzioni per l’irrigazione a goccia e la micro-irrigazione; Dekalb per genetica e selezione ibridi; Bayer per Crop Protection e FieldView per il supporto digitale; Unimer, azienda specializzata nella produzione di fertilizzanti solidi a valenza ambientale, per la nutrizione organo-minerale e il miglioramento del suolo; Agriserv, società di contoterzisti specializzati nell’agricoltura di precisione e gestione dei dati; Cifo, azienda specializzata nella nutrizione localizzata alla semina, fertirrigazione e biostimolante fogliare; Maschio Gaspardo, multinazionale specializzata nella produzione di attrezzature agricole per la lavorazione del terreno, la semina, il trattamento delle colture, la manutenzione del verde e la fienagione.
Il coordinamento di tutti gli step delle attività è affidato alla regia delk’Istituto di Agronomia dell’Università di Torino, guidato dal Professor Amedeo Reyneri.
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