Commentando l’accordo commerciale tra Unione Europea e Vietnam il ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio ha espresso i suoi dubbi in un comunicato stampa: «Dopo aver messo il dazio sul riso che arriva dalla Cambogia e dalla Birmania, l’Europa ha deciso di aprire il mercato al Vietnam. È davvero singolare poi che ad ogni accordo con Paesi terzi ci sono prodotti che vengono penalizzati tra cui soprattutto il riso. Come ministro dell’agricoltura ritengo questo accordo contraddittorio».
«Abbiamo ascoltato tutto il comparto del riso e gli altri settori coinvolti e tutti si sono dimostrati contrari alla concessione dell’importazione e proprio per questo come Italia ci siamo astenuti. Non si comprende perché chiusa la porta si debba aprire la finestra» ha aggiunto Centinaio.
«Sappiamo bene che il contingente tariffario concorrenziale previsto a dazio zero dal Vietnam possa apparire modesto (circa 80.000 tonnellate di riso), ma questo contingente si andrà a sommare ad altre concessioni garantite dall’UE nel quadro di accordi di libero scambio e regimi tariffari preferenziali, che amplificano gli effetti negativi generati da una produzione fortemente decurtata negli ultimi anni, sotto il peso dell’import risicolo dalla Cambogia».
«Tutti i prodotti che entrano in Italia – conclude il ministro – devono rispettare gli stessi criteri: la qualità che riguarda anche l’ambiente, la salute e il lavoro. Gli alimenti che non ci daranno queste garanzie resteranno fuori dai nostri confini nazionali».