Quella di quest’anno è stata una campagna da ricordare per l’orzo italiano: le rese produttive in granella sono state in molti casi davvero eccezionali tanto che la media produttiva dell’areale Nord risulta di ben 8,9 t/ha. Molto buoni anche i valori del Centro, che ha chiuso con una media di 6,8 t/ha, e del Sud e Isole che, forte delle straordinarie produzioni ottenute nella prova di Foggia, ha raggiunto una media di 6,6 t/ha.
Questi i numeri raccolti al termine della sperimentazione 2020-21 della Rete nazionale orzo da zootecnia, che in 15 località di prova ha valutato complessivamente 39 varietà di orzo.
Come da tradizione i risultati sono stati sintetizzati in una lista delle “varietà consigliate” (tabella A) che per l’areale Nord si compone di 6 varietà polistiche e di 7 varietà distiche, con una potenzialità produttiva rispettivamente di 7,7 t/ha e 7,6 t/ha.
La lista del Centro evidenzia 8 varietà polistiche con potenzialità produttiva di 7,3 t/ha e 6 varietà distiche con potenzialità produttiva di 7,2 t/ha; infine per l’areale Sud e Isole vengono suggerite 12 varietà polistiche e 8 varietà distiche con capacità produttiva rispettivamente di 6,6 t/ha e 6,5 t/ha.
Risultano comuni a tutti gli areali di coltivazione le varietà polistiche: Amistar, LG Zebra e Rafaela e le varietà distiche: Idra, LG Capricorn, Orione e Spazio.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 26/2021
Annata eccezionale per l’orzo zootecnico
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