Nella stagione 2021-22 la Rete nazionale di confronto tra varietà di frumento duro, coordinata da 49 anni dal CREA – Centro di Ricerca Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari, sede di Roma, ha testato 41 varietà in 30 campi di confronto dislocati in 13 regioni. I risultati delle varie prove offrono quindi una panoramica attendibile sull’andamento della coltura a livello nazionale.
Le rese medie dei diversi areali (grafico A) sono risultate comprese tra un minimo di 4,09 t/ha della Sardegna, inferiore di circa 1,4 t/ha rispetto a quello poliennale (–25%) e un massimo di 7,72 t/ha del Nord (con un aumento di oltre il 10%).
Un notevole incremento è stato registrato in Sicilia (6,13 t/ha, +29%), mentre la produzione è diminuita di circa il 19% nelle Marche (5,40 t/ha).
In tutti gli areali il peso ettolitrico ha mostrato un buon risultato, con medie superiori agli 80 kg/hL. I valori più elevati sono stati registrati in Sicilia (84,1 kg/hL, superiore di circa 4 punti rispetto al poliennio); incrementi compresi tra 0,8 e 1,7 kg/hL sono stati rilevati nel Nord (80,8 kg/hL), nelle Marche (83,4 kg/hL) e in Sardegna (83,6 kg/hL).
Incrementi per questo carattere sono stati registrati solo in Sicilia (+2,4%, 42,5 g) e nel Sud (+3,5%, 46,8 g, valore più elevato dell’anno); lievemente inferiori alla norma sono risultate le dimensioni delle cariossidi in Sardegna (44,7 g, –1,6%), mentre i maggiori decrementi sono stati rilevati nel Nord (–8%, 43,9 g), nelle Marche (–9%, 42,0 g,) e soprattutto nel Centro tirrenico (–15%, 39,4 g).
Il contenuto in proteine più basso dell’annata è stato rilevato in Sardegna (12,3% s.s., inferiore di 0,4 punti rispetto alla norma). In tutti gli altri areali il valore medio è risultato di sicuro interesse, in crescita significativa rispetto alle medie poliennali. Il dato medio più elevato è stato registrato nel Centro tirrenico (15,2%, +1,4 punti).
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 29/2022
Le varietà di grano duro per le semine 2022
di F. Quaranta, A. Belocchi, V. Mazzon, A. Arcangeli, M. Fornara
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