Fanno discutere le istruzioni operative emanate da Agea il 2 luglio scorso per beneficiare degli aiuti fino a 100 euro/ettaro riservati agli operatori che stipulano contratti di filiera per mais e proteine vegetali.
Alla base del confronto tra Amministrazione e rappresentanze degli operatori economici, che auspicabilmente dovrebbe portare a una modifica e integrazione delle disposizioni Agea, vi sarebbe la definizione di soggetti ammissibili, che risulta più estensiva nel decreto ministeriale e più stringente nel provvedimento Agea, tanto da escludere alcune categorie di operatori.
Chi ha sollevato la questione ritiene che non sia necessaria una sottoscrizione del contratto che coinvolga tutti i soggetti interessati, ma sia ammissibile anche la situazione che prevede un unico contratto di filiera triennale tra coltivatore e impresa di commercializzazione, oppure tra coltivatore e impresa di trasformazione (come, ad esempio, un impianto per l’essiccazione e lo stoccaggio), senza che, in entrambi i casi, sia necessario chiudere il cerchio con un contratto di filiera a valle con un soggetto dedito alla trasformazione finale.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 30/2020
Mais e proteiche, Agea «complica» gli aiuti alle filiere
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