A fianco degli agricoltori da oltre 80 anni, il gruppo Maisadour, che ha recentemente lanciato il marchio Mas Seeds per identificare le proprie sementi, si propone per le prossime semine del mais con un catalogo che vanta due «cavalli di razza» sia per il trinciato, sia per la granella. Mas Seeds ha chiari infatti gli obiettivi della sua Ricerca genetica, che per gli ibridi da insilato, oltre a puntare ai massimi livelli produttivi, è mirata a massimizzare quantità e assimilabilità dell’amido e digeribilità della fibra.
«Siamo da sempre un’azienda che fa della ricerca genetica il suo fiore all’occhiello – ci ha detto Luca Minelli, Marketing & Development Manager di Mas Seeds – e con l’ibrido di mais Shaniya (nella foto), FAO 700 135 giorni, abbiamo raggiunto lo stato dell’arte per il trinciato. Lo chiamiamo ibrido a “gran volume” per il suo sviluppo vegetativo che permette di ottenere elevata biomassa in tutti gli ambienti ed epoche di semina, alta energia per ettaro perché produce spighe sempre consistenti e fibra ad alta digeribilità. Inoltre ha eccellente tenuta all’allettamento, sanità, stay green e finestra di utilizzo».
Risultati confermati dalla sperimentazione ufficiale
I dati del CREA CI di Bergamo confermano queste caratteristiche: Shaniya si è classificato al 1° posto nella sperimentazione 2018 tra gli ibridi di classe 700 con una media produttiva in 4 località di 877,2 q/ha al 65% di umidità.
«L’altro ibrido che ci sta dando grandi soddisfazioni e su cui puntiamo molto per la prossima campagna è MAS 78.T – ha aggiunto Minelli – che dal suo lancio commerciale ha dimostrato di essere vincente in termini di resa e qualità, posizionandosi sempre ai vertici delle classifiche ufficiali nazionali (granella e trinciato) del CREA CI. È il punto di riferimento tra gli ibridi da trinciato per caratteristiche nutrizionali e come Shaniya ha uno stay green elevato, quindi una finestra di trinciatura molto ampia».
La possibilità di disporre a catalogo di ibridi così performanti per la produzione di trinciato è frutto dell’attività di ricerca genetica di Mas Seeds, che ogni anno investe in questo comparto aziendale il 15% del fatturato, un impegno che si traduce in ibridi sempre più produttivi, digeribili, e con elevato contenuto in Unità Foraggere grazie anche all’impiego delle più moderne tecnologie, come quella dei marcatori molecolari.
Non solo trinciato
«Ma non ci concentriamo solo sugli ibridi da trinciato – ha evidenziato Minelli – il catalogo 2019 offre infatti anche un’ampia scelta per la granella e pastone come MAS 68.K, che nel 2018 ha nuovamente confermato i risultati al vertice della sperimentazione ufficiale tra i classe 600 già ottenuti nelle scorse stagioni o MAS 53.R e MAS 52.P ibridi di classe 500 precoci, molto stabili e regolari nelle produzioni. Inoltre nel 2020 e negli anni a venire arriveremo con molti nuovi prodotti a catalogo».