Il sistema di sostegno a favore del settore ortofrutticolo, con particolare riferimento alle attività e ai programmi dalle organizzazioni economiche dei produttori è ora più semplice e flessibile. Questo almeno è l’obiettivo del recente regolamento europeo 2021/652.
Il nuovo testo apre la strada all’applicazione della riforma Pac 2023-2027 e consente un agevole raccordo operativo tra le vecchie e le nuove regole.
Tra le modifiche da segnalare vi è la possibilità attribuita agli Stati membri di prorogare l’attuale strategia nazionale per il settore fino a tutto il 2025, in modo da assicurare una normale transizione, dato che ci sono organizzazioni di produttori con programmi operativi in scadenza quest’anno e l’anno prossimo e che si trovano pertanto nella necessità di presentarne uno nuovo.
Con il nuovo regolamento, l’Unione europea offre inoltre l’importante possibilità agli Stati membri di estendere l’uso dei costi standard, in luogo dell’obbligo della rendicontazione, per interventi ammissibili finora esclusi. I costi di riferimento non possono però essere utilizzati per l’attivazione delle misure di crisi.
Una ulteriore novità consente alle organizzazioni di produttori di esternalizzare attività per le quali finora questa pratica non era prevista.
Importante infine il chiarimento che la Commissione europea ha voluto dare in relazione al conteggio dei risarcimenti ricevuti dai produttori ortofrutticoli delle Op nei casi in cui si verifichino eventi avversi che incidono sulla quantità e qualità della produzione. Il nuovo regolamento precisa che gli indennizzi ricevuti devono essere conteggiati, ai fini del calcolo del valore della produzione commercializzata, nell’annata nella quale l’agricoltore li ha percepiti e non nell’anno in cui si è effettivamente verificato il danno economico.