Sia pure con grave ritardo è stato raggiunto l’accordo sul prezzo del pomodoro da industria per la campagna Nord Italia 2023 tra le Op-organizzazioni di produttori e l’industria, dopo mesi di interminabile trattativa: l’intesa è a 150 euro/tonnellata
Esprime piena soddisfazione il presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna, Marcello Bonvicini: «Vince tutta la filiera in un momento drammatico per il tessuto socio-economico». L’ok dell’industria alle richieste della parte agricola va nella direzione di convergere su una posizione comune al tavolo con la Grande distribuzione.
«Questo accordo attribuisce il giusto valore a un prodotto che nasce in campo per poi caratterizzare un alimento unico al mondo: la passata made in Italy. Gli agricoltori si sono dimostrati uniti e coesi, l’intera filiera ne esce rafforzata. Il sistema del pomodoro da industria si mantiene così vivo e vegeto, anzi – sottolinea il presidente regionale rivolgendosi all’universo ortofrutticolo e all’agroalimentare – è l’esempio da seguire».
Il patto segna un ulteriore punto a favore degli agricoltori applicando una maggiorazione sul pomodoro tardivo rispetto a un anno fa. «È un premio importante, un incentivo ad allungare la campagna oltre la metà di settembre – sintetizza Bonvicini – quanto fondamentale visto il quadro meteorologico, le temperature in picchiata, l’inevitabile slittamento della stagione verso l’autunno».
Rimandata per ora, ma resta in stand-by, la modifica alla tabella qualità. Gli agricoltori hanno comunque ottenuto dall’industria l’impegno a inserire correttivi nel prossimo accordo quadro per il 2024.