All’interno di un panorama varietale molto dinamico e in continua evoluzione si sono messe a confronto le cultivar di lattuga cappuccia e gentile più adatte alla coltivazione in pieno campo che meglio rispondono alle esigenze di mercato.
La ricerca, svolta nel 2018 da Veneto Agricoltura presso il Centro sperimentale «Po di Tramontana», ha testato, oltre ovviamente alla produttività delle diverse cultivar, la loro resistenza/tolleranza alla fusariosi.
Il tutto finalizzato a individuare le cultivar in grado di offrire non solo le rese elevate, ma anche un prodotto sano, caratterizzato da particolari requisiti qualitativi, intrinseci e merceologici. In particolare, nei confronti delle caratteristiche merceologiche si sono considerati i principali aspetti estetici delle piante che fanno riferimento: alla morfologia del cespo, alla conformazione della parte basale dello stesso (spallatura), all’aspetto e colorazione delle foglie e alle dimensioni della zona di taglio (colletto).
Cultivar a trapianto primaverile
In merito agli aspetti produttivi tutte le cultivar testate hanno manifestato valori più che sufficienti, con produzioni di cespi commerciabili che sono variati da un minimo di 1,33 kg/m² con Carasco a un massimo di 2,78 kg/m² con Festalora, seguita da Vilandry con 2,28 kg/m² (tabella).
La valutazione finale, per segnalare le cultivar più performanti per il ciclo primaverile, ha tenuto in considerazione gli aspetti complessivi determinati dal buon andamento delle rese produttive e dalle caratteristiche estetiche delle piante considerate come aspetti qualitativi (colorazione fogliare e disposizione delle stesse nella costituzione del cespo, compattezza, spallatura, colletto, uniformità). Inoltre si sono osservate le resistenze/tolleranze dichiarate dalle ditte fornitrici del seme.
In base a queste considerazioni le cultivar a trapianto primaverile che segnaliamo sono: Ulmo (43-102), Analotta (E01D.30136), Festalora e Isolina.
Ulmo (43-102)
Buona la produzione commerciabile, pari a 2,16 kg/m², con altrettanto ottimo peso medio del cespo (350 g).
Le foglie sono parse di colore verde medio brillante e si sono accresciute accostate le une alle altre in modo proporzionato e ordinato a costituire il cespo. Inoltre, positivo è parso il fondo delle piante determinato da sufficienti punteggi relativi alla spallatura e alle dimensioni ridotte del diametro del colletto.
In riferimento alle resistenze alle fitopatie dichiarate dalla ditta sementiera, ottima la presenza delle diverse razze di resistenza al patogeno Bremia lactucae.
Analotta (E01D.30136)
La cultivar ha fornito una buona produzione commerciabile (2,22 kg/m²), associata a un buon peso medio del cespo (360 g), con ottime caratteristiche qualitative ed estetiche delle piante.
Le foglie di colore verde medio, sono apparse molto brillanti e disposte le une alle altre accostate in una posizione intermedia nel formare il cespo. Ottimo il fondo della pianta per i positivi punteggi registrati a livello della spallatura e per il ridotto diametro del colletto.
Per quanto riguarda le resistenze dichiarate dalla ditta sementiera, ottima quella relativa al patogeno Bremia lactucae (tabella).
Festalora
La cultivar ha fornito un’ottima produzione commerciabile (2,78 kg/m²), associata a un altrettanto ottimo peso medio del cespo (450 g).
Ottime le caratteristiche qualitative ed estetiche delle piante. Le foglie di colore verde chiaro, ma brillanti, sono parse disposte le une alle altre accostate nel formare il cespo. Ottimo il fondo della pianta, per i positivi punteggi registrati per la spallatura e per il diametro ridotto del colletto.
Complete le resistenze dichiarate dalla ditta sementiera, almeno per quanto riguarda la resistenza al patogeno Bremia lactucae (tabella) e la presenza della resistenza intermedia alla fusariosi della lattuga.
Isolina
La cultivar si è fatta apprezzare in maniera appena sufficiente per le produzioni commerciabili (1,91 kg/m²) e per il peso medio del cespo (310 g), ma soprattutto per i buoni requisiti qualitativi ed estetici delle piante, che fanno riferimento alle loro parti basali (fondo) e, in particolare, a spallatura e dimensioni del colletto.
Ottima la gamma di resistenze dichiarate dalla ditta sementiera fornitrice del seme (tabella) sia relativamente al patogeno Bremia lactucae sia all’afide Nasonovia ribisnigri, oltre a quella riguardante la virosi del mosaico della lattuga e della resistenza a Fusarium.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 40/2019
Lattughe a confronto per qualità, resa e sanità
di F.Tosini
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