Con oltre 16.000 ha coltivati, lo zucchino rientra tra le colture più importanti della produzione orticola italiana, a conferma del forte interesse da parte delle ditte sementiere per questa ortiva, apprezzata anche dai produttori, poiché vanta un ciclo colturale piuttosto breve e richiede investimenti più limitati rispetto ad altre colture orticole.
Il Centro sperimentale ortofloricolo «Po di Tramontana» di Veneto Agricoltura a Rosolina (Rovigo) ha condotto una sperimentazione al fine di approfondire le conoscenze sui principali parametri quanti-qualitativi di 29 cultivar di zucchino in pieno campo, 4 delle quali indicazioni varietali, 20 di confronto varietale e 5 di panoramica varietale.
Indicazioni e confronto varietali
La produzione commerciabile (tabella 1), seppure con dati statisticamente significativi solo per la produzione di scarto e della precocità, è stata più che sufficiente per tutte le cultivar in prova. Si è attestata tra 3,24 kg/m² di Dunja e 4,28 kg/m² di Sayonara.
Ottima la precocità (frutti raccolti nella 1a decade di raccolta) di Oriente e Patmos con 0,97 kg/m² di frutti commerciabili, seguite da Opera con 0,92 kg/m².
Molto basse le produzioni di scarto con punte massime di 0,17 kg/m² di frutti non commerciabili registrati da 161-08 (529).
Sufficientemente buono l’habitus vegetativo delle piante di tutte le varietà in prova.
Sotto l’aspetto qualitativo dei frutti più che buono il valore relativo alla brillantezza dei frutti delle cultivar Amorgos e Vitulia; buone in generale le valutazioni riscontrate sui frutti in tutte le cultivar in prova.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 16/2021
Confronto tra resa e qualità di zucchino in pieno campo
Di F. Tosini, C. Mantoan
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