Secondo i dati presentati dall’Organizzazione interprofessionale (Oi) pomodoro da industria del Nord Italia, quest’anno sono 35.099 gli ettari coltivati nell’intero areale, con una riduzione del 4,4% sulla scorsa campagna e del 5% rispetto a quanto inizialmente pianificato tra agricoltori e trasformatori con l’accordo quadro sulla gestione della campagna produttiva. Considerando una resa media di 69 tonnellate per ettaro dell’ultimo quinquennio (2013-2017), la produzione 2018 è stimata a 2,4 milioni di tonnellate, un quantitativo in significativa flessione rispetto alla campagna precedente.
Il risultato appare comunque allineato alle aspettative, a giudicare dalle parole del presidente dell’Oi Tiberio Rabboni. “L’obiettivo della filiera del Nord Italia – ha spiegato Rabboni – resta quello della valorizzazione di una produzione sostenibile e di qualità”. Si tratta, in sostanza, di sfruttare al meglio gli strumenti a disposizione della filiera, ad iniziare dall’obbligo dell’origine in etichetta, in cui verranno indicati per due anni, in una prima fase di sperimentazione, sia il Paese di coltivazione sia quello di trasformazione del pomodoro.
“Valuteremo – ha aggiunto il presidente dell’Oi – le opportunità offerte dal programma Made Green in Italy promosso dal Ministero dell’ambiente, che attraverso incentivi punta alla diffusione di modelli sostenibili di produzione e, in particolare, alla riduzione degli impatti ambientali che questi generano durante il ciclo di vita”.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 9/2018 a pag. 12
Oro rosso in calo nelle campagne italiane
L’articolo completo è disponibile anche su Rivista Digitale e Banca Dati Online
Cala il pomodoro da industria nel distretto del Nord Italia
26 Luglio 2018