Tra le coltivazioni effettuate in biologico, il pomodoro da industria è l’orticola che maggiormente soffre del divario produttivo (anche superiore al 50%) rispetto al sistema di produzione integrato.
I principali fattori coinvolti nella riduzione della resa del pomodoro da industria in biologico sono stati ampiamente descritti da vari autori e tra questi si evidenziano: la difficile gestione delle infestanti, la scarsa biodisponibilità degli elementi nutritivi nei picchi di assorbimento della coltura, il difficile controllo di forti attacchi parassitari con mezzi tecnici consentiti dal disciplinare.
Concimazione bio con biochar e digestato
In merito alle strategie di nutrizione, una recente sperimentazione dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ha valutato la risposta quali-quantitativa di fertilizzanti innovativi e sostenibili nella coltivazione del pomodoro da industria biologico.
Il piano di concimazione ha previsto l’interramento di circa 400 q/ha di letame bovino maturo con l’aratura autunnale come tesi testimone, mentre nelle tesi con i fertilizzanti innovativi sono stati apportati biochar (da cippato di abete), digestato liquido (da biomasse vegetali, reflui zootecnici − di allevamenti non industriali − e sottoprodotti), biochar + digestato liquido e pellet di digestato, per un quantitativo corrispondente a 150 kg/ha di azoto, sempre mediante interramento durante la fase di preparazione del letto di trapianto.
I risultati hanno evidenziato che i fertilizzanti “innovativi” in prova si sono distinti dalla fertilizzazione classica aziendale (testimone) registrando valori nettamente superiori (grafico 1).
Per quanto riguarda il parametro più importante, cioè la produzione commerciale, le piante fertilizzate con biochar + digestato liquido sono state le più produttive, evidenziando valori di circa 74 t/ha.
Risultati incoraggianti sono stati evidenziati anche con l’uso di pellet di digestato (67,9 t/ha) e di biochar (65,7 t/ha).
Le piante fertilizzate con biochar + digestato liquido, si sono ulteriormente distinte anche per i valori più elevati di produzione totale (circa 79 t/ha).
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 14/2020
Biochar e digestato per fertilizzare il pomodoro bio
di D. Ronga, F. Caradonia, A. Tava, M. Parisi, G. Bezzi, M. Zaghi, B. Parisi, G. Allesina, S. Pedrazzi, E. Francia
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