“È un mondo immaginario quello di un’ortofrutta immobile poco propensa alle novità – spiega Renzo Piraccini, presidente di Macfrut. Al contrario, gli imprenditori, lungo tutta la filiera, sono estremamente votati all’innovazione. I vincitori di questa quarta edizione lo confermano a chiare lettere”. Per Antonio Boschetti, direttore della storica casa editrice veronese: “Da 4 anni la collaborazione tra L’Informatore Agrario e Macfrut sottolinea ed evidenzia la vivacità di un settore che, alla sfida della competitività, sta rispondendo con la ricerca e l’innovazione.
Quest’anno più che mai, le soluzioni segnalate dal Macfrut Innovation Award sono orientate verso l’Internet of Things e lo sharing”. A partire dalle app per condividere sui social o dalle piattaforme di condivisione dati per la filiera verticale, infatti, è proprio la “Logistica e servizi” una delle categorie del premio che, assieme a sementi e cultivar innovative, attrae più candidature, sintomo di un comparto che sempre più trova risposte e nuove possibilità a partire dai big-data. Sul fronte delle macchine e attrezzature per prodotti ortofrutticoli o colture protette, le parole d’ordine sono precisione, automazione e sostenibilità, con l’elettrico che si conferma il trend dominante. Diventano sempre più naturali anche gli agrofarmaci e i fertilizzanti, i packaging e i materiali di imballaggio, e non mancano le sorprese relative alla IV gamma, dove il ricorso ad atmosfere protette va a sostituirsi all’uso di conservanti.
A fare da padrone nella sfida italiana per capacità di innovare è ancora una volta l’Emilia Romagna, regione più premiata con 9 medaglie, seguita nel podio da Lombardia (6 medaglie) e Lazio (3 medaglie). Si aggiudicano un solo riconoscimento Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e Veneto, mentre aumenta la quota dei premiati dall’estero, con 7 medaglie che volano fuori da confini nazionali, e 3 premi assegnati a multinazionali.