Lo scorso 3 maggio è stato firmato l’accordo quadro per il contratto relativo alla campagna 2019 del pomodoro da industria nel Nord Italia.
Il prezzo di riferimento è fissato a 86 euro a tonnellata, contro i 79,75 dello scorso anno.
«L’incremento dell’8% è apprezzabile – afferma Confagricoltura Emilia-Romagna – ma siamo critici per la mancata occasione di revisionare una tabella qualitativa che ancora una volta sarà la spada di Damocle per determinare aleatoriamente il prezzo in fase di conferimento all’industria».
«Va poi detto – aggiunge Confagricoltura – che la base 100, a 4,95 gradi brix, non tenendo conto dei valori medi (4,78 dato medio ponderato rilevato dall’Oi nel 2018 e superiore a quello dell’anno precedente) come da noi invece richiesto, è inadeguata».
Anche Coldiretti esprime riserve sull’accordo: «Non si può manifestare soddisfazione perché le aspettative sulla contrattazione erano ben diverse su prezzi, parametri qualitativi e sulla tempistica».
Su quest’ultimo aspetto, in particolare, Coldiretti rileva che un percorso contrattuale così estenuante non è certamente adeguato al livello di professionalità dei nostri produttori».