Salta il tavolo di trattativa per la contrattazione del pomodoro da industria nel bacino Centro sud. Secondo la versione dell’Anicav, l’Associazione nazionale industriali delle conserve alimentari, gli agricoltori hanno proposto un prezzo superiore al 40% rispetto a quello della campagna 2019.
«È una richiesta irricevibile» scrivono gli industriali in una nota: il prezzo salirebbe così a 130 euro a tonnellata per il pomodoro tondo e 140 euro a tonnellata per quello lungo contro i 95 e 105 del 2019.
«Nel bacino del Nord è stato contrattato un prezzo di 88 euro/t, circa il 2% in più rispetto al 2019 – continua la nota di Anicav – e i nostri competitors a livello mondiale hanno definito prezzi in linea o con lievi aumenti rispetto alla campagna precedente».
«Le aziende del bacino centro-meridionale – conclude Anicav – hanno sempre pagato il pomodoro circa il 10% in più rispetto al Nord e un aumento ulteriore potrebbe ora creare grosse difficoltà alle imprese minacciando seriamente di distruggere, nel medio-lungo periodo, la filiera del pomodoro da industria nel centro sud Italia.