La Sicilia sta diventando un’isola tropicale soggetta ad uragani di una violenza senza precedenti. Il fenomeno si è ripetuto anche l’8 e il 9 febbraio, nei giorni in cui i principali imprenditori ortofrutticoli siciliani erano a Berlino per prendere parte a Fruit Logistica.
Amaro il rientro in azienda anche per Aurelio Pannitteri, il presidente della Op Rosaria di Belpasso: «Mi sono ritrovato, dall’oggi al domani, ad affrontare un’emergenza tanto grave quanto inattesa. Tutta la nostra area è disastrata. I danni sono enormi anche negli agrumeti della nostra Op. Già la campagna 2022-23 era deficitaria. Quando ho visto che c’erano più frutti per terra, abbattuti da un vento dalla forza micidiale, che sugli alberi, ho capito che avremmo dovuto aggiungere un altro 30% di perdite e un finale di campagna, per mancanza di prodotto, molto anticipato. Sono guai seri, serissimi, perché per noi le arance sono tutto».
Op Rosaria è stata visitata dagli ispettori regionali per il computo dei danni. Nel frattempo, il governatore siciliano Renato Schifani ha assicurato che «l’impegno della Regione non mancherà» precisando che in settimana sarà dichiarato lo stato di crisi.
L’assessore regionale all’agricoltura Luca Sammartino sta raccogliendo tutte le informazioni possibili attraverso le strutture periferiche dell’Assessorato. Ma quello che è certo è che il settore agrumicolo questa volta non potrà aspettare tempi biblici per il ristoro dei danni. «Abbiamo bisogno subito del sostegno delle istituzioni regionali. Vorremmo essere fiduciosi questa volta sia perché il danno, appunto, è enorme, sia perché gli strumenti per intervenire si possono trovare attraverso le nuove misure per la gestione del rischio in agricoltura se non con un intervento diretto della Protezione Civile».