Si avvicina la fase operativa per il Piano nazionale agrumicolo. Lo scorso 25 ottobre è stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale che fissa i criteri e le modalità di ripartizione delle risorse del fondo nazionale che mette a disposizione dei produttori 10 milioni di euro per il biennio 2019-2020 da suddividere su tre tipologie di attività:
- contributi per il reimpianto degli agrumeti,
- finanziamento di campagne di comunicazione istituzionale,
- incentivi per la conoscenza, salvaguardia e sviluppo dei prodotti agrumicoli dop e igp.
La misura più importante è sicuramente quella del reimpianto degli agrumeti.
Per beneficiare del contributo, che copre fino all’80% del costo sostenuto, le imprese agrumicole devono procedere all’espianto degli alberi colpiti dal virus della «tristeza» e del «mal secco» e al reimpianto, nella relativa superficie, con portinnesti che producono effetti di tolleranza, indicati nell’allegato al decreto, nonché con le varietà previste nei disciplinari dop o igp riconosciuti.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 44/2019
Piano agrumicolo al nastro di partenza
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