Il freddo e le piogge di maggio, i picchi di calore dei mesi estivi e i danni provocati al raccolto dalla cimice asiatica hanno ridotto quest’anno in Italia a solo 1,8 milioni di tonnellate il volume di mele destinate al consumo fresco, un livello tra i più bassi dell’ultimo decennio.
La stima è di Assomela, il Consorzio delle organizzazioni di produttori di mele, che conferma a livello comunitario una diminuzione del raccolto di oltre il 20% rispetto al record di 13,2 milioni di tonnellate della scorsa campagna.
In questo contesto di minore pressione dell’offerta nazionale e comunitaria, i mercati italiani hanno mostrato a novembre una buona vivacità degli scambi ed è ipotizzabile che lo smaltimento delle giacenze proceda, nei prossimi mesi, a ritmi regolari e sulla base di prezzi prevedibilmente più alti, rispetto ai bassi livelli della scorsa campagna, in un mercato caratterizzato quest’anno da buone possibilità di collocamento anche per i calibri inferiori.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 44/2019
Riviste al ribasso le stime sul raccolto di mele 2019
L’articolo completo è disponibile per gli abbonati anche su Rivista Digitale