Il paniere di prodotti agroalimentari italiani che si fregiano della dop o dell’igp sta per arricchirsi con un nuovo arrivo: la Commissione europea ha infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue del 5 marzo la domanda di registrazione come igp delle «Mele del Trentino». È il passo decisivo per il riconoscimento definitivo da parte dell’Unione europea di questo frutto, la cui produzione è limitata alla Provincia autonoma di Trento.
Il legame della igp «Mele del Trentino» con la zona geografica di produzione – è scritto nel provvedimento- si basa sulla reputazione, legata a una lunga storia che ha portato alla costruzione di solidi rapporti con i consumatori, che ne apprezzano i suoi peculiari aspetti qualitativi e distintivi e ne riconoscono i maggiori prezzi in sede di acquisto».
Secondo la normativa europea, coloro che si oppongono alla registrazione delle «Mele del Trentino» avranno ora tre mesi per sollevare obiezioni. Superata quella data, e se nessuno avrà sollevato riserve, l’eccellenza italiana potrà essere iscritta nel Registro europeo delle denominazioni d’origine e indicazioni geografiche (dop-igp) e specialità tradizionali garantite (stg) di cui l’Italia è leader in Europa.
Per quanto riguarda le mele, attualmente l’Italia vanta quattro igp (Mela Alto Adige, Mela di Valtellina, Mela Rossa di Cuneo e Melannurca Campana) e una dop (Mela Val di Non).