Parte in questi giorni la campagna di esportazione 2020-2021 delle mele italiane verso Taiwan. «Un risultato importante – rileva la ministra Teresa Bellanova – per niente scontato dal momento che gli ispettori fitosanitari taiwanesi non hanno potuto recarsi in Italia per la prevista visita annuale propedeutica all’avvio della campagna di esportazione» come previsto dall’accordo siglato tra Italia e Taiwan nello scorso maggio.
Le Autorità taiwanesi hanno autorizzato l’esportazione verso il loro Paese sulla base delle ispezioni effettuate dal Servizio Fitosanitario Nazionale nei frutteti e negli stabilimenti di lavorazione per verificare la sussistenza dei requisiti fitosanitari del protocollo.
Considerate le grandi difficoltà che la pandemia Covid-19 sta causando, le Autorità taiwanesi hanno infatti demandato al Servizio fitosanitario italiano il compito di effettuare le ispezioni alle aziende, previste per la verifica dei requisiti.
I Servizi Fitosanitari Regionali di Piemonte, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e Veneto, sulla base delle puntuali indicazioni operative fornite dalle Autorità taiwanesi, hanno provveduto in tempi estremamente rapidi ad effettuare le ispezioni, i cui esiti sono stati successivamente trasmessi alla parte taiwanese dal Servizio Fitosanitario Centrale.
In base alle rilevazioni dell’Istat, solo un quinto delle esportazioni di mele italiane raggiunge una meta extracomunitaria. Il grosso resta in Europa, con la Germania che da sola assorbe circa metà dell’export nazionale del settore.