Non bastasse la siccità, ora anche le gelate tardive mettono a rischio l’agricoltura in Nord Italia. L’allarme arriva da tutte le organizzazioni agricole e anche da Legacoop Romagna.
«Le gelate tardive che si attendevano, secondo le previsioni meteo, alla fine sono arrivate: temperature nei campi da -1 a -5 gradi da Ravenna alla Bassa Lughese, da -2 a -4 nella provincia di Forlì-Cesena a partire dalla mezzanotte di ieri» fa sapere Legacoop. «Una stima dei danni precisa sarà possibile solo nei prossimi giorni, ma questi fenomeni meteo sono un pesantissimo fattore di rischio soprattutto per le aziende agricole impegnate nella produzione di uva e frutta, tra l’altro già provate dalla grandine dei giorni scorsi».
«Una tenaglia climatica tra freddo e siccità che – sottolinea Coldiretti – si abbatte su una natura in tilt con le coltivazioni che si erano risvegliate prima del solito ingannate dalle temperature anomale, con il rischio adesso di perdere i raccolti di un anno di lavoro».
«Siamo molto preoccupati di quanto avvenuto – ha detto l’assessore all’agricoltura della Regione Emilia-Romagmna . Gli uffici hanno immediatamente attivato una ricognizione su tutto il territorio regionale e se, come purtroppo ipotizziamo, ci saranno stati danni alle coltivazioni ci attiveremo come avvenuto nel 2020 e 2021, per fare richiesta di delimitazione e di deroga al Governo e al Parlamento a sostegno dei produttori colpiti».
Anche Confagricoltura Emilia-Romagna lancia l’allarme sulle gelate tardive di questi giorni: «Colpiti i piccoli frutti già presenti sugli alberi di albicocco, susino, pesco e ciliegio: si stima una perdita fino al 70-80% della produzione di albicocche per chi non ha messo in moto sistemi di protezione delle colture, ventole o impianti d’irrigazione antibrina sovra e sottochioma».