Il Farm Bill, la legge agricola americana per il quinquennio 2019-2023, ha confermato e migliorato in più parti, con l’intento di renderlo più appetibile, il sistema degli aiuti anticiclici ai produttori di latte, con particolare riferimento a quelli piccoli e medi.
Il funzionamento dello strumento è piuttosto complesso. Si basa sulla partecipazione volontaria dei produttori che possono decidere il margine e il volume di produzione da assicurare. Per quanto riguarda il primo si può arrivare fino a un massimo di 183 euro/q, mentre in relazione al volume assicurato i piccoli e medi allevatori (sono considerati tali quelli che consegnano indicativamente meno di 23.000 tonnellate all’anno e possiedono meno di 220 vacche) possono partecipare con l’intera produzione.
In pratica, un’impresa zootecnica di piccole e medie dimensioni disposta ad assicurare il massimo livello di margine consentito, tenuto conto del costo corrente degli alimenti zootecnici (circa 170 euro per tonnellata di latte), incassa un aiuto statale ogni qual volta il prezzo del latte crudo alla stalla scenda sotto la soglia di 350 euro per tonnellata.
Tratto dall’articolo pubblicato sul Supplemento Stalle da latte a L’Informatore Agrario n. 37/2019
Come funzionano gli aiuti al latte del Farm Bill
di E. Comegna
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