È tornata dopo un anno di sosta forzata, a causa dell’emergenza Covid, la manifestazione Primolio, svoltasi, come di consueto, presso la sede dell’Olearia San Giorgio in provincia di Reggio Calabria, e giunta alla sua 21° edizione.
L’obiettivo dell’iniziativa, come sempre, è quello di contribuire allo sviluppo e alla valorizzazione dell’olio extravergine, in particolare quello calabrese.
La giornata è stata aperta da una tavola rotonda sul tema «Il ruolo del moderno Frantoiano: artigiano della qualità». In apertura Domenico Fazari (presidente di Primolio e amministratore delegato dell’Olearia San Giorgio), ha voluto spronare le persone presenti e i nuovi aspiranti frantoiani sottolineando operazioni immediate e urgenti di cui necessita il settore olivicolo.
Sullo stesso filo conduttori sono stati gli interventi di Elia Pellegrino (presidente nazionale Aifo, Associazione italiana frantoi oleari), Antonino Sgrò (presidente dei dottori agrononi e forestali della Provincia di Reggio Calabria), Antonio Raffaele (chef), Lando Strongoli (Alfa Laval), Carmine Ventre (Centro Analisi Biochimiche).
Le conclusioni della tavola rotonda sono state affidate al prof. Giuseppe Zimbalatti (direttore generale dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria), il quale, dopo aver tracciato l’articolato itinerario della manifestazione di questi 20 anni, sottolineando le varie evoluzioni dell’iniziativa nel corso del tempo, ha voluto concludere il suo intervento ricordando, con evidente commozione, uno dei protagonisti della stessa: il compianto amico Giorgio Fazari.
La Manifestazione è proseguita con l’assegnazione dei premi Primolio, che ogni anno vengono assegnati a illustri personaggi legati alle categorie più importanti che si cimentano nel mondo dell’olio extra vergine e cioè ricerca, produzione, comunicazione e ristorazione.
Quest’anno i riconoscimenti, con le rispettive motivazioni, sono stati assegnati a Emanuele Raco (giornalista e produttore), Angelo Oliveri (ristoratore), Elia Pellegrino (presidente Aifo), Antonio Raffaele (chef), Anna Irene De Luca (ricercatrice).