Nonostante le difficoltà dell’emergenza Covid-19, il 5 giugno scorso si è conclusa la 17ª edizione del Concorso oleario internazionale «Aipo d’argento 2020», evento che anche per questa edizione ha avuto il patrocinio del Ministero delle politiche agricole e forestali e della Regione Veneto, oltre al supporto de L’Informatore Agrario e di Pieralisi di Jesi e Cattolica Assicurazioni di Verona.
Un evento che dal 2001 ha messo a confronto alcune fra le migliori produzioni olearie del bacino mediterraneo, dove, tra l’altro, si concentrano i ¾ della produzione olearia internazionale, esaltando le caratteristiche di storicità e professionalità che hanno contribuito a fare della produzione olearia uno dei più dinamici business d’interesse agroalimentare a livello mondiale.
Lo hanno confermato, anche quest’anno, gli oltre 415 campioni pervenuti alla segreteria tecnico-gestionale di Aipo Verona (Associazione organizzatrice, da sempre, della manifestazione) in rappresentanza di alcune fra le più acclamate produzioni in rappresentanza di: Grecia, Spagna, Portogallo, Turchia, Italia, Croazia, Slovenia. Adesioni che confermano, da più di 5 anni, come la competizione rappresenti oggi il confronto più autorevole, rigoroso e imparziale, riservato agli oli di qualità.
Nell’edizione 2020, che ha richiesto oltre 7.000 bicchieri da degustazione e la compilazione di circa 3.000 schede di valutazione, solo 144 oli hanno superato la soglia dei 90/100 punti (ovvero il 34,5% sul totale dei campioni iscritti) e solo 81 (19,4%) hanno meritato l’accesso alla finalissima che, come anticipato, si è svolta il 4 e 5 giugno scorsi.