Come previsto, e auspicato, la Commissione europea ha deciso di prorogare fino al 31 dicembre 2021 il quadro temporaneo sugli aiuti di Stato, adottato a marzo all’inizio della pandemia da Covid. La scadenza era prevista al 30 giugno.
Bruxelles ha anche deciso di aumentare alcuni massimali di aiuto: per il settore agroalimentare l’importo massimo è più che raddoppiato: il nuovo tetto è fissato a 225.000 euro per azienda attiva nella produzione primaria di prodotti agricoli (prima erano 100.000 euro).
Per le aziende del settore della pesca e dell’acquacoltura l’importo massimo passa da 120.000 a 270.000. Infine, Bruxelles consente agli Stati di convertire i prestiti concessi in questo contesto in sovvenzioni, a condizione che la somma non superi il massimale autorizzato, fino alla fine del prossimo anno.
«L’aumento dei massimali degli aiuti di Stato per le imprese agricole è importante per garantire sostegni adeguati alle aziende colpite dall’emergenza Covid e non vanificare le misure future di cui il Paese ha bisogno anche nell’agroalimentare» ha commentato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
«Di fronte ad una situazione del tutto eccezionale – ha spiegato Prandini – c’è l’esigenza di una maggiore flessibilità per evitare di penalizzare le imprese e gli investimenti privati necessari per la tenuta economica ed occupazionale del Paese, anche notificando aiuti di Stato presenti e futuri al di fuori del cosiddetto temporary framework, come fatto recentemente dalla Germania per oltre12 miliardi di euro».