Il negoziato tra le istituzioni Ue sulla riforma della Pac è cominciato con il proverbiale botto: il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans ha infatti paventato la possibilità di un ritiro della proposta della Commissione se il risultato finale non rispettasse il Green Deal.
Piccata e immediata la reazione di Consiglio ed Europarlamento. La presidente di turno del Consiglio agricoltura Julia Kloeckner ha parlato apertamente di «non-sense», chiedendosi in che modo tornare allo status quo potrebbe rendere la Pac più sostenibile.
La presidente von der Leyen ha scritto che il ritiro della proposta è sempre una possibilità legale e istituzionale, ma la Commissione non la sta prendendo in considerazione.
Vediamo alcuni dei punti di divergenza tra i co-legislatori sul regolamento più importante della riforma, quello sui piani strategici nazionali.
«Ecoschemi»: Consiglio e Europarlamento hanno seguito l’indicazione arrivata dall’Esecutivo con una modifica di non poco conto: una riserva della dotazione nazionale in aiuti diretti, almeno il 20% nella posizione degli Stati, e almeno il 30% in quella degli eurodeputati. La Commissione critica anche le flessibilità introdotte per applicare queste soglie.
Condizionalità rafforzata: la Commissione aspira a destinare il 10% delle terre agricole a livello Ue per biodiversità e paesaggio. Quindi è in disaccordo con la limitazione ai terreni arabili, prevista dall’Europarlamento, e ancora più lontana dal Consiglio, che oltre ai soli terreni arabili prevede di applicare la misura solo alle aziende più grandi di 10 ettari.
Rotazione: il Consiglio vuole l’esenzione per la condizionalità sulla rotazione per le aziende più piccole di 10 ettari, l’Europarlamento e la Commissione la prevedono per il 100% delle aziende.
Il tetto agli aiuti delle grandi aziende con travaso di fondi per il pagamento redistributivo delle più piccole, come proposto dalla Commissione, è stato appoggiato dall’Europarlamento, ma derubricato a misura volontaria dal vertice dei leader europei di luglio.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 39/2020
«Verde o non verde»? la nuova Pac accende il dibattito
di A. Di Mambro
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