Il Trattato commerciale tra Unione europea e Canada, il Ceta, non gode di molte simpatie nell’attuale Governo italiano ma la decisione sulla sua sorte, cioè se approvarlo o meno in Parlamento, non è certo imminente. Lo ha detto chiaramente il ministro Gian Marco Centinaio a Bruxelles: «Oggi come oggi nessuno ci sta dicendo in modo concreto e con dati reali e razionali che la posizione che abbiamo assunto nel contratto di governo è una posizione sbagliata, nessuno ha fretta di portare il Ceta in aula, e quindi vogliamo capire se realmente il Ceta è vantaggioso per il nostro Paese, ad oggi ci sembra di no». Il ministro ha poi aggiunto che la Commissione UE promuoverà nei prossimi mesi uno studio sull’impatto del Ceta sull’agroalimentare italiano.
Se Centinaio vuole avere più dati per decidere, il suo collega di Governo Luigi Di Maio sembra invece non avere alcun dubbio: «Il Ceta dovrà arrivare in aula per la ratifica e questa maggioranza lo respingerà» ha detto il vicepremier e ministro del lavoro durante l’assemblea di Coldiretti, aggiungendo che «Se anche uno solo dei funzionari italiani all’estero continuerà a difendere trattati scellerati come il Ceta, sarà rimosso». Evidentemente i dati che chiede Centinaio, Di Maio li ha già.
Tempi lunghi per il Ceta
18 Luglio 2018