Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno raggiunto un accordo per sospendere i dazi nell’ambito della disputa fra Boeing e Airbus. L’annuncio ufficiale a Bruxelles è stato dato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen dopo una telefonata con il presidente americano Joe Biden: «Come nuovo inizio per la nostra partnership, abbiamo deciso di sospendere tutte le tariffe relative alle controversie Airbus-Boeing su aeromobili e prodotti non aerei per un periodo iniziale di 4 mesi. Ci siamo anche impegnati a risolvere queste controversie».
La moratoria vale su tutte le tariffe supplementari, «prodotti del settore aeronautico e non», ha precisato von der Leyen.
Sospiro di sollievo, quindi, anche i formaggi, i salumi e gli alcolici italiani, che con l’ok della Wto da ottobre 2019 erano finiti nel paniere dei prodotti su cui gli Usa applicano tariffe straordinarie per 7,5 miliardi di dollari. Bruxelles aveva risposto, sempre dopo l’avallo della Wto, quasi un anno dopo, nel novembre 2020, con dazi da 4,5 miliardi sui prodotti stelle e strisce.
I quattro mesi di sospensione serviranno a trovare una soluzione negoziata alla controversia sugli aiuti di Stato nell’aviazione civile che ha visto Bruxelles e Washington scontrarsi per quasi 20 anni. Sedersi al tavolo e ragionare su una soluzione condivisa è sempre stata la posizione dell’Ue, ma finché alla Casa Bianca c’era Donald Trump la porta del negoziato era chiusa.
Con Biden sembra essere diverso: «Ci concentreremo – ha proseguito von der Leyen – sulla risoluzione delle nostre controversie sugli aeromobili, con il negoziato affidato ai nostri rispettivi rappresentanti per le politiche commerciali».
Per quanto riguarda l’Italia i dazi aggiuntivi Usa colpivano le esportazioni agroalimentari Made in Italy per un valore di circa mezzo miliardo di euro, su prodotti come Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone, ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi, cordiali e liquori, come amari e limoncello.