Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 6 dicembre 2024 è stato pubblicato il regolamento 2024/3012, con il quale è stato istituito un quadro di certificazione a livello comunitario per gli assorbimenti permanenti di carbonio, il carbon farming e per lo stoccaggio del carbonio nei prodotti.
Per quanto riguarda la ricaduta sulle imprese agricole, il recente regolamento assume importanza per due diversi ordini di ragioni.
In primo luogo, perché è una tappa fondamentale in vista della futura introduzione del mercato dei crediti di carbonio per il settore primario, sul quale le istituzioni europee stanno lavorando, sia con tavoli politici che tecnici.
Inoltre, il nuovo provvedimento potrà essere utilizzato in prospettiva per remunerare, attraverso gli interventi della politica agraria, gli agricoltori che mettono in atto pratiche per il sequestro del carbonio nei terreni agricoli e forestali, attraverso incentivi basati sui risultati.
Il nuovo quadro di certificazione dell’Unione europea è finalizzato a riconoscere sostegni a favore dei gestori singoli o in gruppi (compresi gli agricoltori e le imprese forestali) che compiono sforzi addizionali, rispetto ai livelli di riferimento standardizzati, per aumentare gli assorbimenti di carbonio o ridurre l’emissione dal suolo, ricorrendo a pratiche sostenibili.
Il nuovo regolamento non entra nel dettaglio delle pratiche agricole e forestali suscettibili di produrre un’attività di carbon farming. Si limita a definire un quadro di riferimento comune per la certificazione e rimanda a successivi atti delegati che individueranno le specifiche metodologie.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 42/2024
Pubblicato il quadro UE per la certificazione dei crediti di carbonio
di E. Comegna
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