Mentre la Commissione europea prosegue i lavori relativi al pacchetto di misure per la semplificazione della Pac (noto come omnibus-agri) previsto a metà maggio, un documento che circola a Bruxelles aiuta a farsi un’idea del tipo di interventi che l’Esecutivo UE ha in mente. Utile a capire sia dove sta andando la Pac sia il braccio di ferro in corso tra lo staff del commissario Christophe Hansen e la Direzione generale agricoltura, con Hansen che vorrebbe cambiamenti radicali e la Dg Agri che invita a conservare coerenza con il passato.
Da questo punto di vista, il passaggio più significativo del documento riguarda l’allineamento dei piani strategici della Pac con la legislazione ambientale.
La discussione è sulla eliminazione delle disposizioni giuridiche che attualmente impongono agli Stati membri dell’UE di adattare i propri piani strategici della Pac alla nuova legislazione in materia di clima e ambiente.
Più flessibilità sulle BCAA
Dal punto di vista della semplificazione per gli agricoltori, Bruxelles vuole rendere più flessibili gli standard di condizionalità ambientale (BCAA), che non sono stati interessati dal pacchetto di semplificazione del 2024.
Per quanto riguarda le ispezioni in loco, la discussione è aperta sull’idea che gli agricoltori non debbano essere soggetti a più di un controllo di conformità all’anno.
Hansen vorrebbe adottare questa proposta, ma la Dg Agri avverte che questa modifica potrebbe «indebolire i sistemi di governance» e ridurre «l’effetto deterrente dei controlli».
La Dg Agri ricorda, inoltre, che un’eventuale approvazione del «controllo unico» riguarderebbe solo le ispezioni Pac e non quelle delle autorità fitosanitarie o veterinarie.
Tornando al pacchetto di metà maggio, esso dovrebbe contenere anche misure di semplificazione a sostegno dei giovani agricoltori e di maggiore flessibilità per la gestione del rischio.
Tratto dall’articolo in pubblicazione su L’Informatore Agrario n. 16/2025
Primo pacchetto di semplificazione della Pac
di A. Di Mambro
Per leggere l’articolo completo abbonati a L’Informatore Agrario