L’Europarlamento si prenderà il tempo necessario per esaminare e dare l’assenso a due atti delegati che fanno parte della legislazione secondaria della Pac. L’Ok arriverà probabilmente a gennaio.
Il termine per la presentazione dei piani nazionali resta fissato al 31 dicembre nella legislazione principale della riforma, ma il rinvio dell’Europarlamento potrebbe essere usato come giustificazione per eventuali ritardi nella consegna dei piani.
«Si tratta di atti aventi un peso specifico molto significativo – hanno spiegato in una nota gli eurodeputati Paolo De Castro e Dino Giarrusso – con ricadute dirette su settori strategici del nostro sistema agricolo, dall’ortofrutta alla viticoltura. Per questo, non possiamo prenderci la responsabilità di dare l’ok senza aver avuto tempo sufficiente per esaminarli e confrontarci con i nostri produttori».
Il rinvio potrebbe far comodo alla Germania, il cui nuovo ministro all’agricoltura, il verde Cem Özdemir, ha già detto di non voler stravolgere il piano scritto dal precedente governo ma di volersi prendere qualche giorno per riflettere su alcuni dettagli.
E potrebbe essere utile anche all’Italia, con diverse fonti a Bruxelles che confermano come la Commissione si stesse già preparando per una consegna in ritardo, nonostante le rassicurazioni di Roma.