Il rinvio di un anno (almeno), dal 1° gennaio 2021 al 1° gennaio 2022, dell’entrata in vigore della prossima Pac era inevitabile e atteso, così come il taglio dei fondi alla politica agricola comune. Ma quest’ultima decisione ha scatenato una serie di commenti spesso dettati da esigenze di propaganda politica più che dal buon senso.

Ovviamente avere meno finanziamenti dalla Pac preoccupa, giustamente, l’intero mondo agricolo ma vale la pena capire come si è arrivati a questa decisione.

• Con la Brexit i fondi complessivi a disposizione dell’UE sono calati.
• Con meno soldi non si possono fare le stesse spese.
• I tagli alla Pac colpiranno proporzionalmente tutti i Paesi.
• L’unica soluzione è aumentare il contributo di ciascun Paese al bilancio Ue, ma nessuno vuole farlo.
• Tutti comunque si lamentano e dicono di voler difendere gli agricoltori dai tagli.

Speriamo che nei prossimi mesi qualcosa cambi.

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 42/2019
Slitta la nuova Pac ma intanto arriveranno i tagli
di A. Di Mambro
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