La Commissione europea «deve presentare al più presto» una valutazione di impatto su ogni target della strategia Farm to Fork e sul loro effetto combinato. Lo hanno chiesto Herbert Dorfmann (Ppe), relatore per la Commissione agricoltura del Parlamento Ue sulla strategia, e Paolo De Castro (S&D), relatore per la commissione Commercio internazionale, durante un’audizione cui hanno partecipato, tra gli altri, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e il professor Olivier De Schutter, del panel internazionale sui sistemi alimentari sostenibili (Ipes-Food).
De Castro e Dorfmann hanno ribadito la loro posizione contraria a «sistemi obbligatori di etichettatura come il Nutriscore», cui si oppongono «anche i produttori di qualità francesi, che non si riconoscono nelle scelte del proprio governo».
Gli obiettivi della Farm to Fork su agrofarmaci, coltivazioni bio, fertilizzanti e antibiotici negli allevamenti «dovranno basarsi su valutazioni scientifiche» concludono i due eurodeputati facendo riferimento alla necessità di «mettere a disposizione dei nostri produttori alternative valide per produrre in modo più sostenibile come lo smart farming e le nuove biotecnologie.