«Se gli obiettivi previsti dalle strategie sulla biodiversità e «dal produttore al consumatore» minacceranno la sicurezza degli approvvigionamenti o la competitività degli agricoltori, allora questi obiettivi dovranno essere rivisti».
Lo ha detto il commissario europeo all’agricoltura Janusz Wojciechowski in audizione al Senato francese, in una seduta congiunta delle commissioni Agricoltura e Affari europei tenuta il 2 luglio.
È la prima volta che un componente della Commissione europea dice esplicitamente che i target delle due strategie al 2030 (-50% antiparassitari, -50% antibiotici negli allevamenti, -20% fertilizzanti, 25% terreni a bio, 10% della terra agricola messa a riposo) non sono «scolpiti nella pietra» ma potrebbero essere modificati.
I target, pur essendo a livello Ue e al momento non vincolanti, sono stati molto criticati dalla comunità agricola europea.
«Credo che porsi questi obiettivi – ha aggiunto Wojciechowski – comunque sia una chiara necessità, anche per aumentare la capacità di rispondere alle crisi da parte del sistema agroalimentare Ue».