La Commissione europea ha dato il via libera ai primi sette Piani strategici nazionali della nuova Politica agricola comune. I Paesi ad avere l’ok da Bruxelles sono Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Polonia, Portogallo e Spagna. Restano 21 piani da approvare (il Belgio ne ha due) tra cui quello italiano, perchè le nuove norme Pac entrino in vigore, come previsto, il 1° gennaio 2023.
I piani strategici nazionali sono una delle novità assolute della riforma approvata a livello UE nel dicembre 2021. Sono lo strumento con cui gli Stati devono indicare come intendono spendere i 270 miliardi di euro di sostegno agli agricoltori europei (tra aiuti al reddito, sviluppo rurale e misure di mercato) tra il 2023 e il 2027, per realizzare gli obiettivi economici, sociali e ambientali della Pac.
«Un passaggio che arriva in un momento cruciale, in cui l’importanza di fornire un forte sostegno al nostro settore agricolo non è più in dubbio» ha commentato il commissario all’agricoltura Janusz Wojciechowski, ricordando che «gli agricoltori si trovano ad affrontare un contesto difficile, caratterizzato dal forte aumento dei costi di produzione dovuto all’aggressione russa contro l’Ucraina, nonché dalla recente siccità estiva» e «devono disporre di un quadro giuridico e finanziario chiaro per il futuro».