La Commissione europea ha iniziato a entrare nel dettaglio delle sue proposte su come vorrebbe spendere le risorse per l’agricoltura annunciate con la nuova bozza di bilancio presentata il 27 maggio. Si tratta di 24 miliardi di euro in più, rispetto alla bozza precedente a prezzi costanti del 2018 (26,4 miliardi a prezzi correnti) ma sempre di meno rispetto ai sette anni precedenti della Pac 2014-2020 (–34,5 miliardi).
Useremo il primo parametro (prezzi costanti) perché è quello che di solito viene impiegato dai capi di Stato e di Governo nel negoziato sui tetti di spesa pluriennali. Rispetto alla proposta di bilancio presentata nel 2018 da Juncker, l’incremento per la Pac è di circa: 5 miliardi sullo sviluppo rurale (2° pilastro) e di 4 su aiuti diretti e misure di mercato (1° pilastro). Gli altri 15 miliardi provengono dal programma Next generation EU, noto anche come fondo per la ripresa, e andrebbero ad arricchire esclusivamente il 2° pilastro per i primi tre anni.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 21/2020
Facciamo i conti della prossima Pac
di A. Di Mambro
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