Dal 1° gennaio 2025 scatta l’obbligo per gli agricoltori italiani di eseguire periodicamente la registrazione informatizzata delle operazioni colturali e gestionali eseguite nelle aziende, con un grado di dettaglio che arriva fino alla singola parcella agricola.
Il nuovo dispositivo viene etichettato nei provvedimenti che ne regolano il funzionamento con il termine di «Registro dei trattamenti», oppure in alternativa «Quaderno di campagna dell’agricoltore (Qdca)».
Si preannuncia così una nuova incombenza a carico delle imprese che dovranno prendere nota di una serie di operazioni gestionali (vedi tabella) e provvedere a eseguire le registrazioni informatizzate all’interno del fascicolo aziendale, nel quale è presente una specifica sezione dedicata al Quaderno di campagna.
Per il momento si tratta di un’ulteriore pratica burocratica i cui benefici ricadono quasi esclusivamente sull’amministrazione che, in questo modo, potrà svolgere controlli più accurati e in forma automatica.
La scelta nazionale sulla numerosità delle variabili da rilevare va sicuramente oltre gli obblighi previsti da Bruxelles: sarebbe quindi opportuno chiedersi se sia possibile circoscrivere al minimo indispensabile le registrazioni, procedendo solo con quelle utili ai controlli preventivi laddove l’impresa riceva specifici aiuti pubblici.
Questo per dare un segnale politico di volontà a perseguire il processo di semplificazione e di deburocratizzazione auspicato anche dalla Dichiarazione di Budapest sul nuovo patto per la competitività europea, pubblicata l’8 novembre 2024, come documento finale del Consiglio dei capi di Stato e di Governo.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 40/2024
Obbligo in arrivo per il Quaderno digitale di campagna
di E. Comegna
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