A partire dal 2024 gli allevatori italiani che presentano domanda annuale di pagamento per la riduzione dell’antimicrobico resistenza (Ecoschema 1, livello 1), sono tenuti a rispettare delle condizioni nuove, che non si basano più sulla mediana regionale, come è avvenuto nel 2023, ma hanno come riferimento il valore soglia a livello nazionale della Dose definita giornaliera (DDD – Defined daily dose).
La dotazione finanziaria è piuttosto elevata, attestandosi sui 300 milioni di euro per anno. In base alle stime che sono state di recente formulate, è emerso che circa i due terzi del patrimonio zootecnico nazionale potrebbero beneficiare dei contributi previsti in questo intervento.
Le nuove disposizioni sono contenute nel decreto n. 353015 del 2 agosto 2024.
Come appare evidente dalla tabella, i valori soglia sono molto diversi l’uno dall’altro. Si va da un massimo di 44 DDD per i vitelli a carne bianca, a un minimo di 0,1 DDD per gli ovini da carne, per la carne di bufala e per gli orientamenti misti e da carne dell’allevamento caprino.
L’agricoltore riceve il pagamento se, alla fine dell’anno solare della domanda di aiuto (31 dicembre), rispetta una delle seguenti condizioni:
- registra valori di DDD uguali o inferiori alle soglie indicate nella tabella, in riferimento alle specie di animali e agli orientamenti produttivi presenti in stalla;
- registra valori di DDD superiori alla soglia, ma lo riducono del 10% rispetto al consumo aziendale registrato nel 2022.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 27/2024
Nuove regole per l’Ecoschema 1
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