Dopo oltre 14 ore di negoziato le posizioni delle istituzioni europee restano distanti sulle cifre chiave del regolamento sui piani strategici.
Sulla definizione di agricoltore, il livello minimo di dotazione nazionale da riservare ai giovani e il pagamento redistributivo per le piccole aziende i compromessi sono in vista.
La percentuale dei pagamenti diretti che sarà riservata ad azioni a carattere ambientale (20% dice il Consiglio, 30% dice l’Europarlamento) non è ancora stata toccata. È una soglia dal grande valore politico.
Il vicepresidente dell’Esecutivo Ue Frans Timmermans era presente al trilogo ieri, e ha fatto capire che su ecoschemi, redistributivo e condizionalità sociale la Commissione propende più per le proposte dell’Europarlamento.
Oggi mattinata di riflessione per gli eurodeputati e per la presidenza portoghese, che ha convocato il Consiglio dei ministri dell’agricoltura. Il dibattito tra i ministri inizierà dopo le 10.
Nel primo pomeriggio è atteso un primo punto della situazione, quindi riprenderà la maratona negoziale.