Mentre si avvicina la scadenza del 31 dicembre, data entro la quale tutti i Paesi dell’Ue dovranno presentare i propri piani nazionali per la Pac, e mentre il ministro Stefano Patuanelli rassicura sul rispetto dei tempi da parte dell’Italia, il mondo del biologico riapre lo scontro sui contenuti.
FedrerBio e Aiab hanno scritto al ministro Patuanelli, al sottosegretario Battistoni, agli assessori regionali dell’agricoltura e alle principali organizzazioni di rappresentanza agricola italiane, lamentando la scarsa attenzione data al biologico nel Piano nazionale.
La bozza del Psn, dicono le due organizzazioni, «non riconosce al biologico adeguata importanza relegandolo di fatto a solo 1 dei 9 obiettivi specificati, pur citando ripetutamente il termine “sostenibilità” in tutti i punti del documento».
In concreto, Aiab e FederBio chiedono di puntare al raggiungimento del 30% di sau biologica entro il 2027, obiettivo realizzabile destinando ai sistemi biologici almeno il doppio delle risorse rispetto alla programmazione precedente.
Per questo, sostengono, occorre stanziare complessivamente 900 milioni di euro sia attraverso un ecoschema per il biologico nel primo pilastro della Pac, sia attraverso le misure agro-climatico-ambientali dello Sviluppo rurale di competenza delle Regioni.