Nel decreto Sostegni ristori delle perdite e aiuti per 450 milioni

Se la zavorra della burocrazia non frenerà ancora una volta l’applicazione pratica delle misure previste, il decreto Sostegni potrebbe dare un notevole sostegno al settore agricolo, provato dagli effetti della pandemia. Le misure economiche che in maniera diretta riguardano le imprese agricole sono essenzialmente tre.

Sostegno a fondo perduto

La prima misura assegna un contributo a fondo perduto a favore di soggetti titolari di partita Iva che svolgono attività di impresa o producono reddito agrario: il requisito per accedervi è la riduzione di almeno il 30% del fatturato medio mensile e dei corrispettivi nell’anno 2020, rispetto al 2019.

I beneficiari con un fatturato inferiore a 100.000 euro ricevono il 60% della differenza calcolata. Tra 100.000 e 400.000 euro, il contributo copre il 50% della differenza del fatturato. Per imprese con volumi di affari superiore, il sostegno si riduce proporzionalmente fino ad arrivare al 20% quando la dimensione economica è compresa tra 5 e 10 milioni di euro.
È stato fissato il massimale di aiuto per beneficiario a 150.000 euro.

Le domande possono essere presentate dal 30 marzo.

Esonero contributivo

Le imprese agricole, della silvicoltura, della pesca e acquacoltura, quelle che producono vini e birra e le imprese agricole che svolgono attività di alloggio e di ristorazione, oltre ad alcune categorie di imprese commerciali di beni connessi all’agricoltura e le imprese di cura e manutenzione del paesaggio beneficiano dell’esonero contributivo per il mese di gennaio 2021.

L’aiuto si sostanzia nel mancato versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, fatta esclusione di quanto dovuto all’Inail, e riguarda sia i versamenti a carico dei datori di lavoro che le quote contributive degli imprenditori agricoli, professionali e coltivatori diretti.

Per tale intervento sono disponibili 301 milioni di euro per l’anno 2021.

Fondo per le filiere

La terza misura di sostegno al settore agricolo è l’incremento di 150 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, che arriva così a 300 milioni di euro.

Spetterà al Mipaaf la responsabilità di emanare uno o più decreti con i quali definire i criteri e le modalità di utilizzazione delle risorse finanziarie.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 11/2021
Con il decreto sostegni arrivano altri 450 milioni per il settore agricolo
di E. Comegna
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