Il Governo ha varato il cosiddetto decreto Rilancio che prevede un pacchetto specifico di misure di sostegno per l’agricoltura, la pesca e l’acquacoltura, con una dotazione complessiva di 1,15 miliardi di euro.
Sono previsti sia i tanto attesi aiuti a fondo perduto per indennizzare le perdite economiche subite nel corso di questi mesi di emergenza di mercato, sia gli strumenti finanziari per l’accesso agevolato al credito, anche con garanzia pubblica.
Sono state inoltre confermate con qualche modifica le misure previste nel Cura Italia e le indennità a favore dei lavoratori, dipendenti e autonomi, danneggiati dalla crisi. Prolungata pure la validità degli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori, compresi quelli del settore agricolo e dell’industria agroalimentare, anche in questo caso con qualche variazione rispetto a quanto stabilito in precedenza e previsti interventi per il lavoro in agricoltura, con particolare riferimento al contrasto del caporalato e alla sanatoria a favore degli extracomunitari oggi illegalmente presenti in Italia
La maggior parte delle misure di sostegno non è di immediata attuazione, ma richiede il varo di un provvedimento applicativo ministeriale, attraverso il quale saranno fornite le indicazioni alle imprese sul loro funzionamento, sulle procedure e sulla tempistica. L’imperativo per il Governo adesso è di abbreviare al massimo i tempi per la materiale attuazione degli interventi.
Tratto dall’articolo in pubblicazione su L’Informatore Agrario n. 19/2020
Nel decreto Rilancio oltre 1 miliardo di euro per l’agroalimentare
di E. Comegna
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