Secondo i dati elaborati da Unioncamere e Infocamere sulla base del registro delle imprese delle Camere di commercio, nel 2022 le imprese nel settore agricolo hanno registrato una diminuzione netta di 3.363 unità. Il calo in agricoltura è in controtendenza rispetto al dato generale che, pur vedendo un rallentamento della nascita di nuove imprese (-6%) e un aumento delle chiusure (+7,5%), si è attestato a 48.000 attivitèà in più tra gennaio e dicembre.
Nonostante l’andamento negativo – sottolinea Coldiretti – il settore agricolo sale sul podio con un totale di quasi 722.000 imprese attive, dopo commercio e costruzioni. In altre parole in Italia più di una impresa su dieci (12%) è attiva in agricoltura. Si tratta di realtà che oltre a svolgere un ruolo economico hanno anche un impatto positivo sull’ambiente e sulla conservazione dei territori messo ora a rischio dagli effetti della guerra e dei cambiamenti climatici.
Il risultato – sottolinea la Coldiretti – è che oltre un terzo delle aziende agricole (34%) si trova costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo mentre il 13%, secondo il Crea, è addirittura in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività.